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wikitelaio2017:programma_a_consuntivo

Programma del corso

a consuntivo, WORK IN PROGRESS…

Architetture di telai, nomenclatura e specifiche

Il telaio per l'autoveicolo.

  • Evoluzione del telaio, cenni storici.
  • Classificazione delle soluzioni costruttive.
  • Aspetti favorevoli e sfavorevoli delle varie soluzioni costruttive.

Richiami di teoria delle strutture trabeiformi

Caratteristiche di sollecitazione in strutture trabeiformi spaziali.

  • Definizione delle caratteristiche di sollecitazione per equilibrio in strutture staticamente determinate.
  • Curvatura di travi sollecitate a momento flettente non allineato ad assi principali d'inerzia
  • Stati tensionali e deformativi in solidi elastici, cenni;
  • Stati tensionali indotti dalle caratteristiche di sollecitazione:
    • Momenti flettenti
    • Sforzo normale
    • Taglio in sezioni piene e in parete sottile aperta: formula di Jourawsky;
    • Taglio in sezioni a parete sottile chiusa generica: risoluzione energetica dell'indeterminazione irrisolta dal solo equilibrio del concio;
    • Torsione in sezioni circolari piene e cave;
    • Torsione in sezioni a parete sottile aperte e chiuse;
    • Energia interna sul tratto di trave sollecitato;
  • Centro di taglio e baricentro nel calcolo dei bracci per la quantificazione di momento flettente e torcente;
  • Teorema di Castigliano;
    • applicazione dello stesso ad azioni interne, ovvero alle reazioni vincolari di vincoli interni;
  • Risposta di strutture simmetriche a comportamento lineare a sistemi di sollecitazione simmetrici e antisimmetrici; vincoli di simmetria e antisimmetria in strutture trabeiformi.
  • Torsione in travi a warping ristretto, effetto Vlasov (discussione risultati dell'esercitazione FEM svolta)
  • Esempio svolto: caratteristiche di sollecitazione nel telaietto rettangolare vincolato e caricato come da prova di rigidezza torsionale.

Utilizzo del manipolatore algebrico

per la soluzione di semplici strutture

Manipolatore algebrico Maxima

  • struttura listato maxima
  • comando kill per l'eliminazione di precedenti assegnazioni;
  • controllo dell'output con ;,$;
  • assegnazione espressioni con :
  • valutazione implicita, comando ev e ,; opzioni di valutazione
  • istruzioni fullratsimp e expand
  • soluzione di sistemi di equazioni lineari con linsolve, assegnazione risultati; istruzione solve per sistemi ed equazioni nonlineari, gestione delle molteplici soluzioni
  • istruzioni num, denom
  • utilizzo liste; istruzioni [], makelist, append
  • istruzioni diff e integrate
  • istruzioni assume e forget
  • assegnazione di funzioni: istruzioni define e :=

Esempi svolti:

  • rigidezza torsionale di un telaietto rettangolare a sezione circolare cava uniforme;
  • rigidezza della maglia triangolare: influenza della condizione di vincolo interno (incastro-cerniera) ai punti di giunzione sulla rigidezza della struttura;
  • calcolo del coefficiente correttivo energetico (da utilizzarsi nella valutazione dell'energia pot. elastica U) per la sollecitazione di taglio: caso della sezione circolare cava in parete sottile.

Materiale didattico: appunti personali, wiki

Materiale didattico complementare: Reference manual Maxima, per i singoli comandi sezione index. Per una descrizione a basso livello della logica del maxima, Minimal Maxima di R. Dodier. Pagine wiki del corso di progettazione assistita qui,qui, qui o qui.

Metodo degli elementi finiti per applicazioni strutturali

Teoria delle piastre

  • cinematica del concio di piastra e ipotesi semplificative;
  • teoria della piastra secondo Kirchhoff-Love e secondo Reissner-Mindlin;
  • legame tra spostamenti, rotazioni e componenti di deformazione;
  • legame tra componenti di deformazione e componenti di tensione;
  • caratteristiche di sollecitazione per la piastra;
  • legame tra deformazione membranale, curvature e caratteristiche di sollecitazione: matrice di rigidezza del laminato;
  • influenza dello spessore su rigidezza membranale e flesso-torsionale.

L'elemento piastra/guscio flesso-tagliante quadrilatero 4 nodi (elemento 75 MSC.Marc)

  • gradi di libertà nodali e funzioni di interpolazione;
  • sistemi di coordinate fisiche e naturali e mappatura isoparametrica;
  • discussione della continuità dei spostamenti e rotazioni tra elementi contigui;
  • formulazione algebrica di deformazioni e tensioni in funzione dei gg.d.l. nodali;
  • peculiarità del grado di libertà di rotazione normale al piano di piastra (drilling);
  • ruolo della matrice Jacobiana della mappatura;
  • procedura di integrazione gaussiana a 1 e 2 punti e sua estensione a domini bidimensionali;
  • formulazione algebrica della matrice di rigidezza dell'elemento piastra;
  • relazione tra matrice di rigidezza e reazione elastica dell'elemento agli spostamenti/rotazioni nodali;
  • stratificazione dei punti di integrazione lungo lo spessore: campionamento dello stato tensionale e deformativo.

Assemblaggio, caricamento e vincolamento:

  • matrice di correlazione da gg.d.l. di elemento e gg.d.l. di struttura;
  • derivazione della matrice di rigidezza della struttura per assemblaggio dei contributi dei singoli elementi;
  • riduzione delle azioni distribuite ad azioni concentrate ai gg.d.l. (carichi nodali);
  • definizione del sistema lineare delle equazioni di equilibrio ai gg.d.l. nodali;
  • definizione di vincolo cinematico generalizzato (servo link con termine non omogeneo, adatto a rappresentare vincoli interni ed esterni) e sua applicazione al sistema delle equazioni di equilibrio;
  • calcolo a posteriori delle reazioni vincolari;
  • calcolo a posteriori delle componenti di tensione e deformazione sugli elementi (non svolto in aula, comunque si segue la seguente procedura: dagli spostamenti/rot. dei nodi della struttura trovo gli spost./rot. dei nodi di ogni singolo elemento; note le matrici $B$ di legame spost.→deformazione trovo le deformazioni sugli elementi e note le matrici di legame costitutivo $C$ dalle deformazioni trovo le tensioni).

Modellazioni ridotte per considerazioni di simmetria/antisimmetria

  • criteri per predire la natura simmetrica/antisimmetrica della risposta di una struttura ad un sistema di carichi e vincoli;
  • vincoli di simmetria e antisimmetria e loro interpretazione fisica;
  • peculiarità delle analisi dinamica modale e di instabilità (linearized pre-buckling analysis) riguardo alla modellazioni ridotte per simmetria/antisimmetria.

Relazioni di dipendenza tra gradi di libertà (Multi Point Constaints) - vincoli cinematici interni:

  • servo link o vincolo di dipendenza lineare generico;
  • link di moto corpo rigido RBE2;
  • link di carico distribuito o rototraslazione media RBE3;
  • differenze tra RBE2 e RBE3;
  • link nodo/elemento di tipo “INSERT”;

Dinamica dei sistemi discretizzati ad n gradi di libertà:

  • Definizione della matrice massa per l'elemento finito: modello energeticamente congruente e cenni sul modello a masse concentrate;
  • Risposta di strutture discretizzate a sollecitazioni periodiche e in armoniche in particolare
  • Estrazione modi e frequenze proprie
  • Calcolo della risposta a sollecitazione periodiche mediante sovrapposizione modale
  • caratterizzazione dello smorzamento in sistemi continui discretizzati
  • caratterizzazione simmetrica e antisimmetrica dei modi propri di strutture simmetriche
  • Lettura dei risultati di un'analisi modale e di un'analisi di risposta a sollecitazione armonica;
  • analisi del comportamento della struttura in condizioni di risonanza con e senza smorzamento.
  • Modellazione massa concentrata equivalente mediante singolo elemento isoparametrico esaedrico 8 nodi e vincolo cinematico RBE2

Strumenti avanzati di modellazione

  • Equilibratura mediante forze inerziali di modelli caricati in forma non autoequilibrata: l'approccio inertia relief.

Fenomeni di instabilità in strutture elastiche continue e discretizzate

  • nonlinearità di grandi rotazioni.
  • percorsi di equilibrio, risposta lineare elastica, biforcazioni.
  • predizione del punto di crisi per la soluzione lineare elastica in strutture discretizzate agli elementi finiti: Linearized Pre Buckling Analysis (procedura presentata nella forma “secante” tra due stati a diverso caricamento).
  • comportamento della struttura in prossimità di tale punto critico, casistica.
  • Effetto di una perturbazione geometrica della struttura.
  • Esempio presentato della piramide sottoposta a carico in punta, variazioni progettuali a fronte di una predetta instabilità della struttura base.
  • Una condizione necessaria affinché le predizioni ottenute mediante Linearized Pre-Buckling analysis risultino affidabili.

Fenomeni di singolarità tensionale/deformativa/di spostamenti nei modelli FEM

  • Risposta di strutture modellate FEM ad azioni nodali concentrate al variare della taglia della mesh;
  • esempio di modellazione errata per mancanza di robustezza al raffinarsi della mesh: alberino supportato da cuscinetti a sfera con sfere modellate in forma di puntoni.

Esempi svolti:

  • Studio del comportamento di un singolo elemento piastra flesso-tagliante - imposizione di modi elementari di deformazione (es. torsionale); verifica delle leggi di moto sul modello piastra con costruzione basata su inserti, rbe2, membrane sottili.
  • Calcolo del centro di taglio in un profilato a sezione sottile aperta.
  • Verifica dell'influenza sulla rigidezza torsionale di un profilato a sezione aperta o chiusa dell'impedimento del moto fuori piano dei punti della sezione (warping) in corrispondenza dei terminali. Rilevazione dei dati di incremento in rigidezza al variare della tipologia di sezione e della lunghezza del profilato.
  • Calcolo dell'energia assorbita in una prova di flessione a 3 punti da un tubolare in acciaio di riferimento operante in regime elastoplastico; valutazione comparativa di una soluzione progettuale alternativa di tipo pannello sandwich.
  • Analisi di convergenza dei risultati tensionali FEM al crescere del numero di gg.d.l (ovvero al calare della taglia di elemento); caso della lastra in tensione.
  • Modellazione di un giunto a T tra tubolari in acciaio sottoposto a date condizioni di carico; discussione sull'impiego ingegneristico dei risultati tensionali restituiti dal FEM.
  • Telaio simil Formula SAE: modellazione degli elementi cinematici delle sospensioni mediante elementi puntone (truss), utilizzo di coppie “inserts+RBE2”, “RBE3+RBE2” o semplicemente “RBE3” come elementi di connessione del giunto sferico cinematico al guscio strutturale del telaio. Calcolo della rigidezza torsionale e dell'inertanza al punto di contatto suolo ruota ant.dx, in direzione verticale.

Esempi presentati:

  • Telaio simil Formula SAE: rilevazione dell'inertanza al punto di contatto suolo ruota ant.dx, in direzione verticale nel caso quasistatico utilizzando la formulazione “inertia relief”.
  • Modello “struttura complessa a comportamento misto flesso-membranale” definito da due profilati con giunzione deformabile. Discussione dell'influenza di una variazione di spessore sulla rigidezza del componente.
  • Modellazione di un cordone di saldatura mediante connessioni RBE2 nodo-nodo e sua scarsa robustezza causa sensibilità al moto di drilling dei nodi.

Telaio per veicolo formula SAE

…CONTINUA…

wikitelaio2017/programma_a_consuntivo.txt · Ultima modifica: 2017/06/19 14:58 da ebertocchi