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CONSIDERAZIONI SULL'ANALISI DINAMICA DELLA MOLLA CON E SENZA SMORZAMENTO

Le seguenti considerazioni saranno riferite ad una molla a filo cavo sottoposta ad un'analisi dinamica e aventi le caratteristiche decritte in tabella:

raggio medio 20 mm
passo 15 mm
diametro esterno filo 12 mm
diametro interno filo 6 mm
numero spire 4.5
materiale Titanio
spostamento armonico imposto all'estremo ampiezza 1 mm

La molla è vincolata all'estremo superiore da un incastro e all'inferiore da una coppia prismatica, come rappresentato in figura.  Schema del sistema

|Mesh adottata

Valutazione del carico a bassa frequenza

Come si può osservare dal seguente grafico, la risposta dinamica del sistema eccitato a basse frequenze è molto simile alla risposta statica.

Questo mette in luce un,altra possibile applicazione dell'analisi modale del sistema. Infatti se l'eccitante che andrà a sollecitare la struttura è sufficientemente bassa rispetto la prima frequenza propria allora si potrebbe procedere (in base al grado di accuratezza voluto dall'analisi) allo studio del sistema in caso statico, abbassandone così il costo computazionale e la complessità (matrice massa M=0).

Introduzione dello smorzamento nell'analisi

L'analisi svolta fin ora è stata effettuata in assenza di smorzamento. Per questo motivo è possibile effettuare soltanto delle valutazioni qualitative riguardo ai picchi di risonanza osservabili nel grafico. Infatti la loro ampiezza dipende solo dalla prossimità del punto di campionamento alle frequenze proprie del sistema a cui corrispondono dei picchi d'ampiezza infinita. Per questo motivo non è possibile fare nessuna valutazione di tipo ingegneristico. Inserendo lo smorzamento potrò in seguito andare ad osservare in modo più critico il comportamento della struttura.

Rayleigh Damping

Il damping (o smorzamento critico) è definito come: $\zeta = \frac{1}{2}(\frac{\alpha}{2 \pi f}+2 \pi f \beta)$, in funzione quindi dei coefficienti $\alpha$ (contributo della matrice massa alla matrice smorzamento) e $\beta$ ( contributo della matrice rigidezza alla matrice smorzamento). Nel Marc $\alpha$ e $\beta$ sono chiamati rispettivamento MASS MATRIX MULTIPLIER e STIFNESS MATRIX MULTIPLIER.

La scelta del valore di $\zeta$ viene fatta usando opportuni testi di riferimento, in questo caso si sceglie $\zeta=0.01$ supponendo nullo $\alpha$ e di conseguenza il contributo della matrice massa alla matrice smorzamento. Dalla relazione $\zeta = \frac{1}{2}(\frac{\alpha}{2 \pi f}+2 \pi f \beta)$ con $\alpha=0$ ottengo $\beta= 0.01 \cdot g(f)=\frac{0.01}{\pi f}$.

Approfondimenti riguardo i coefficienti del damping possono essere trovati qui.

Comandi Marc

Per inserire uno smorzamento strutturale (es. 1% del critico) occorre seguire i seguenti step:

GRAFICI PER CONSIDERAZIONI DI CARATTERE INGEGNERISTICO

Di seguito vengono riportati alcuni grafici sulla base dei quali è possibile fare alcune considerazioni sulla risposta del sistema.

Grafico di risposta del sistema smorzato in termini di ampiezza di oscillazione z di un nodo a centro molla in funzione della frequenza del moto eccitante. Occorre verificare le ampiezze di oscillazione tra due sezioni corrispondenti di spire contigue per verificare che non vi sia compenetrazione tra le spire.

Nel grafico sono riportate le risposte in termini di ampiezza di oscillazione z di un nodo a centro molla in funzione della frequenza del moto eccitante per il caso NON smorzato (curva rossa) e per il caso smorzato (curva verde) con smorzamento 1% del critico. Si nota che nel caso smorzato alcuni picchi di risposta risonante sono ridotti in entità fino ad essere coperti dalle code del modo principale. Si consiglia quindi di inserire un pur piccolo smorzamento (es. 0.0054)) per filtrare i modi risonanti eccitati solo in misura minimale.

1)
Analiticamente $\beta$ dovrebbe essere espresso in funzione delle frequenze proprie del sistema che però non sono disponibili, per questo si usano quelle di picco ottenute precedentemente che, essendo sufficientemente prossime a quelle proprie, introducono comunque un'effetto smorzante sui picchi di risonanza.
2)
benchè le proprietà siano diverse dalle predenti si consiglia di rinominare il job per non incappare in errori di lettura da parte del programma altre che rendere lo studio più chiaro
3)
si ricorda che con l'introduzione dello smorzamento si è limitata la risposta in presenza delle frequenze proprie.
4)
minimo valore associabile a $\zeta$