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ProceduraImpostazioneModelliFEM

Procedura piuttosto generale per impostazione modelli FEM

Step 1

Analisi delle simmetrie geometriche del modello (geometriche = al netto dei carichi/vincoli)

Verifica della possibilità di utilizzare modellazioni ridotte rispetto alla mesh solida, es

  • modellazione in tensione piana
  • modellazione in deformazione piana
  • modellazione in assialsimmetria
  • modellazione in teoria delle piastre

Se nessuna delle precedenti è utilizzabile, ricorrere alla modellazione solida (elementi tetra/hex).

Step 2

Analisi delle simmetrie e delle modellazioni ridotte ammesse dallo specifico sistema di carichi e vincoli.

Nel caso i carichi/vincoli non ammettano simmetria ma ammettano piuttosto antisimmetria, è possibile utilizzare una modellazione antisimmetrica. Tale modellazione ai fini dell'esame è GRADITA ma puramente FACOLTATIVA (=non è penalizzante non usarla).

Step 3

Supposta la mesh già pronta e rappresentante la quotaparte di modello voluta, inserire eventuali link tipo RBE2/3, servo-link ecc necessari alla modellazione.

Nel caso risulti necessario duplicare la porzione di modello fornita in sede d'esame, in Mentat si può entrare nel menu MESH_GENERATION, sottomenu SYMMETRY, impostare il piano di simmetria per punto di passaggio (lo (0,0,0) di default dovrebbe andar già bene) e normale (es. (0,1,0) per piano xz normale a y), quindi applicare alle entità volute (es. ELEMENTS, o COMBINED) Per saldare le porzioni di struttura così duplicate procedere ad uno SWEEP dei nodi (tutti o solo quelli di interfaccia).

Step 4

Impostare i vincoli richiesti da testo (incastri, condizioni di aderenza...)

Step 5

impostare gli eventuali vincoli di simmetria, con attenzione ai gradi di libertà supportati dagli elementi utilizzati (= per le piastre vincolare opportunamente le rotazioni).

Nel caso un corpo rigido modellato mediante link RBE2 sia posizionato a cavallo del piano/asse di simmetria, vincolare opportunamente il nodo di controllo dello stesso (ricordarsi che il nodo di controllo di una RBE2 porta sempre le rotazioni).

Non usare RBE3 a cavallo dei piani di simmetria, richiederebbero particolari attenzioni in quanto il nodo di riferimento è già dipendente e non può essere ulteriormente vincolato a seguire la simmetria).

Step 6

impostare i carichi, portando attenzione alla riduzione degli stessi a cavallo della simmetria

Step 7

controllare la presenza di eventuali moti di corpo rigido residui, considerando

  • vincoli di simmetria
  • vincoli da testo

Nel caso permanga la possibilità di moti rigidi residui, posizionare nello spazio la configurazione deformata della struttura imponendo al minimo numero necessario di gradi di libertà un valore dato (vincoli "isostaticizzanti" o di posizionamento).

Fare attenzione che tali vincoli non risultino ridondanti (=iperstatici), e che le associate reazioni vincolari risultino (numericamente) nulle.

Step 8

Impostare le varie proprietà necessarie a lanciare il calcolo (es. materiale, geometric properties...), impostare il tipo di risultati voluti, lanciare e controllare i risultati.

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Page last modified on July 15, 2013, at 04:22 PM EST